VEROARCHITETTURA
Tesi di laurea  GIANNI VERLATO
Autostrada A4 - tratto Montecchio Maggiore - Brendola
INFRASTRUTTURA  =  PAESAGGIO


L'autostrada A4 nasce come collegamento veloce fra città, mentre oggi, è essa stessa parte di una grande "città" diffusa. I bordi dell'autostrada diventano parte di un territorio che usa gli stessi materiali della periferia e della città diffusa, costruendo però un paesaggio connotato da una prima linea di grandi oggetti che, a tratti, nascondono uno sfondo fatto di natura antropizzata, di preesistenze e di nuove espansioni, il tutto mescolato in rapporti diversi.
Le grandi immagini che si presentano ai bordi sono discariche (colline geometriche), capannoni industriali e commerciali (parallelepipedi), insegne (lastre bidimensionali), autogrill e cavalcavia (portali), ciminiere, silos e tralicci (torri) i quali si susseguono in modo puntiforme, incompleto, spezzato, creando spazi aperti vuoti. Il terreno che sta in mezzo e oltre queste grandi immagini elencate, genera in alcuni casi terrains vagues, spazi preesistenti abbandonati, liberi di divenire altro, "scarti da riciclare". Questi sono spazi soggetti a trasformazione, spazi tecnici che sono "interstizi" tra e dentro le cose, intervalli. Il paesaggio autostradale della città contemporanea è composto da elementi concepiti singolarmente, eretti in funzione di logiche mercantili di velocità e di scambio collegati tra loro dalla rete viaria.
Il progetto si inserisce nel tratto autostradale fra i comuni di Montecchio Maggiore e Brendola. Esso si insinua negli spazi vuoti costruendo un paesaggio artificiale come connessione "ibrida" fra le colline ed il centro abitato coinvolgendo la popolazione locale, gli operai ed i fruitori dell'autostrada